Industria 5.0 e certificazione ESG, opportunità unica.

23-giu-2024 16.53.56 / by iProd Guru

AI di Firefly per Stefano Linari

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2:56

Ottenere la certificazione Industria 5.0 per i nuovi beni sarà molto più complesso di quanto sia stato fino ad adesso ottenere la conformità agli standard della "vecchia 4.0" a cui ci eravamo ormai abituati da anni e vale quindi la pena predisporsi già per la prossima certificazione ESG del 2026, facendo un piccolo sforzo in più.

Con la nuova normativa si mantengono in vigore tutti i requisiti della 4.0 e se ne aggiungono di nuovi per valutare la sostenibilità ambientale, tramite il risparmio energetico, dei nuovi macchinari produttivi che deve raggiungere, come MINIMO, il 5% su uno specifico processo produttivo o il 3% sull'intera azienda.

Per dimostrare un risparmio energetico così significativo si devono compiere notevoli sforzi ed investimenti tecnologici (vedi Articolo dedicato) allora viene da domandarsi, perché non estendere le stesse valutazioni anche agli altri impianti e processi aziendali per prepararsi alla redazione del Report di Sostenibilità, che diventerà obbligatorio, praticamente per ogni azienda, da Gennaio 2026 (quando gli incentivi Industria 5.0 non ci saranno più...)?

Report di Sostenibilità viene redatto dall'azienda ogni anno ed analizza i tre aspetti ESG: Environment + Society + Governance. La parte più complessa è senza dubbio la "E" di Ambiente perché si devono valutare gli impatti sull'ambiente (kgCO2 equivalenti) di tutto quello che l'azienda acquista, produce, smaltisce e vende.

Analizziamo nel dettaglio cosa servirà per ottenere una corretta valutazione delle emissioni di un'azienda che acquista anche un nuovo macchinario ad alta efficienza energetica.

Report ESG di iProd per azienda industriale
Report delle emissioni di un azienda industriale | iProd ESG App

  1. Tutte le bollette energetiche (luce, gas, vapore, teleriscaldamento...) ed i relativi coefficienti di emissione, che sono pari a Zero kgCO2 / kWh per chi acquista energia verde dal proprio fornitore.
  2. Il carburante per gli automezzi, i consumi di freon, i rifiuti ed effluenti in atmosfera generati dal processo (es. fumi di combustione)
  3. Gli "ammortamenti" dei beni materiali della vostra azienda (capannoni, macchinari, automezzi, computer...) che, così come perdono valore nel vostro bilancio economico, di pari passo emettono virtualmente in atmosfera l'equivalente di CO2 per tenere conto del loro degrado.
  4. Tutti i viaggi che il personale compie per venire a lavoro o per andare in trasferta
  5. Le emissioni generate INDIRETTAMENTE da coloro che ci forniscono materie prime, semilavorati e consumabili, incluso l'impatto dei trasporti di questi beni presso i nostri magazzini.

 

La raccolta di tutte queste informazioni può essere fatta bene soltanto utilizzando degli strumenti specifici, specialmente per il punto "5" della lista precedente, che richiede il coinvolgimento della catena di fornitura

 

Tags: ESG, Transizione 5.0

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